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L'OCCHIO INDISCRETO III: LA TOILETTE INTIMA 
 
Francia, paese di scandali, almeno per quanto riguarda la pittura. Gli artisti che in maggior numero e più degli altri, osarono turbare i benpensanti con la pittura erotica, furono francesi.  
Quando ci si imbatte in dipinti come: “Origine del mondo” di Courbet o nella “Toilette intima” di Boucher, non si può negare che fanno ancora oggi parecchio colpo e entrambe sono da sconsigliare da far vedere ai bambini. L'unico punto in comune di questi due artisti oltre alla loro professione, è però solo il paese d'origine.  
François Boucher (da noi già messo in risalto nell'articolo: L'erotismo sfrenato di Boucher) dipinse molte dame in momenti di grande intimità, ma fra tutti i francesi dediti all'arte erotica, fu quello che non rischiò mai denunce o di essere messo al bando perchè l'alta società di cui fece parte come primo pittore della corte del re Luigi XV (il quale fu costantemente consigliato dalla sua amante Madame Pompadour), non solo lo sosteneva, ma anche lo spronò sempre a trovare scenette del genere in grado di divertire e far evadere.  
Egli fu il primo ad iniziare il filone della Toilette intima che molti artisti francesi anche ottocenteschi poi proseguirono destando al contrario di lui grande scandalo in società.  
Louis Leopold Boilly (La Bassée,1761- Parigi,1845) visse a cavallo tra il Settecento e l'Ottocento, un periodo storico si sa, alquanto burrascoso, ciononostante egli adoperò il suo talento artistico per dipingere spesso e volentieri scene erotiche. Fu così che nel 1791 alla sua prima mostra al Salon, il pittore Jean-Baptiste Wicar lo denunciò per oscenità e lui rischiò di essere incriminato davanti al Comitato di salute pubblica dalla Société républicaine Des Arts. Boilly venne inseguito perdonato perchè corse velocemente ai ripari producendo una serie di tele patriottiche come il trionfo di Marat, le quali furono un grande successo, tanto che nel 1804 ottenne la medaglia d'oro nel Salon, nonché la nomina di cavaliere della Legion d'onore. Tra i suoi dipinti più erotici c'è senza dubbio “La toilette intima” in cui una fanciulla siede su un antenato del moderno bidet, entrato in voga nelle classi agiate del tempo. Senza dubbio questi quadri sono ora di eccezionale un valore storico in quanto non essendo ancora presente la macchina fotografica, ci mostrano gli oggetti che si usavano nel Settecento e inizio Ottocento per la pulizia e altri bisogni del nostro corpo.  
Le Toilette intime dipinte nel secolo XIX verranno considerate non più come fu per gli annoiati nobili settecenteschi dei sollazzi piacevoli, ma gravi infrazioni contro la morale.  
L'avvento del realismo portò a raffigurazioni troppo scioccanti per i benpensanti che si scagliarono sempre con furia contro chi dipingeva donne in intimità.  
E' l'nizio di una nuova era e a darne inizio fu Gustave Coubert.  
Sempre cacciato dai Salon ufficiali, unici luoghi ai suoi tempi dove si poteva divenire famosi esponendo le proprie opere, non rinunciò mai a fare un arte provocatoria per indagare sui problemi della sua società che fingeva di non vedere quanta gente soffriva a causa della miseria. Trasformare sulle tele in donne comuni le dee idealizzate dei classicisti, fu uno dei mezzi che egli più attuò per destare scalpore e scuotere le coscienze.  
Molti furono in Francia i pittori che sulla scia del realismo scandalizzarono la loro società, fra cui ricordiamo Eduard Manet, il quale con la sua "Colazione sull'erba", se da una parte fece innorridire i ben pensanti, dall'altra ispirò la successiva generazione di artisti a proseguire sulla sua strada sempre alla ricerca di realtà scomode da immortalare in quadri.  
Tra queste vi fu anche il tema della toilette femminile che in maggior parte si limitò alla pulizia della donna (vedi articolo: L'occhio indiscreto: La toilette), un modo per gli artisti di non attirarsi addosso troppi guai.  
(FAGR 4-9-10)  
 
Courbet "L'origine del mondo" 
 
Boucher  
 
Boucher  
 
Boucher  
 
Louis Leopold Boilly