UN'INSOLITA CREDENZA PUBBLICAMENTE CONDANNATA
 
Domenico Scandella soprannominato "Menocchio" (1532-1599), era un mugnanio friulano che manteneva la moglie con i sette figli, coltivando due campi e tenendo dei mulini in affitto. La sua particolarità risultava quella di saper leggere e scrivere in un periodo in cui pochissimi del suo ceto sociale sapevano farlo e ciò gli permise di ottenere la più alta carica civile all'interno della sua città, ovvero di "podestà" di Montereale con quella di amministratore locale.  
La cultura però come ogni tipo di progresso, può rivelarsi una lama a doppio taglio, infatti Menocchio acquistò libri come "Il fioretto della Bibbia" e il "Rosario della gloriosa Vergine Maria", che gli fecero scaturire una teoria tutta sua sulla creazione del mondo, sulla veriginità della Madonna e sulla vita dell'anima dopo la morte. Nel 1584 venne così arrestato dall'Inquisizione per aver divulgato la sua teoria sulla nascita dell'Universo affermando che all'origine dei tempi ogni cosa era caos. L'unione di acqua, aria, terra e fuoco, fermentando assieme come un formaggio, fece nascere dei vermi, ovvero gli angeli e Dio, anche lui nato nello stesso momento da quella massa. In aggiunta spiegò anche come Dio avesse predisposto l'ordinamento di quel mondo, diventandone il Signore e nominando quattro capitani: Lucifero, Michele, Gabriele e Raffaele. Lucifero però con il suo esercito di angeli volendo diventare al pari di Dio si ribellò e fu scacciato da quest'ultimo, il quale poi per riempire il vuoto lasciato decise di creare Adamo e Eva dando inizio alla stirpe degli uomini. Quando però neanche gli uomini seguirono più i suoi comandamenti, il Signore mandò Gesù tra i giudei che lo crocifissero. Aveva inoltre dichiarato che Maria veniva chiamata Vergine come lo erano tutte le donne prima del matrimonio. Non c'è da stupirsi se venne condannato al carcere a vita dall'Inquisizione ritenendolo un pericoloso eritico. Oggi si considera positivo condividere le proprie teorie che siano corrette oppure no, ma anche attualmente ci sono casi in cui tenersi le proprie opinioni per sé è sempre la cosa migliore da fare se si vuole salvarsi la vita. 
(FAGR 17-07-2021) 
 
(Per maggiori informazioni su questo argomento vedi il saggio "Il formaggio e i vermi. Il cosmo di un mugnaio del '500" di Carlo Ginzburg, Einaudi, 1976.)